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IL CIRCUITO DI CORSA IN MONTAGNA  BALDO,  BRENTA e LAGORAI

STORIA DI UNA CHIESETTA
di GIUSEPPE MAROCCHI e ROBERTO MODENA

 

 

 

 

 

Il 28 giugno 1961 moriva, dopo breve malattia, mons. Cesare Vie si, decano a Mori da 37 anni. La notizia colpiva una borgata vivace e laboriosa, in pieno sviluppo economico; il lutto della comunitą moriana coglieva di sorpresa anche molta parte della diocesi. Era morto, sulla breccia, un sacerdote straordinario. Le esequie, celebrate in forma solenne, con la partecipazione di centinaia di persone di Mori e del decanato ma anche di altre borgate e di Trento, resteranno come uno dei fatti pił dolorosi per una comunitą.

Il "Bollettino parrocchiale", da sempre fedele messaggero dell'amato decano, uscirą in edizione straordinaria listato a lutto.

Qualche giorno dopo le esequie la Direziono della S.A.T. di Mori, di cui mons. Viesi era socio, all'unanimitą decideva di erigere sul Monte Altissimo una cappella e di dedicarla a lui, grande appassionato della montagna e del Monte Altissimo in particolare. Il geom. Franco Trimelloni si incaricava di redigere il progetto, mentre avevano inizio le pratiche burocratiche per ottenere le dovute autorizzazioni: dal Comune di Nago-Torbole, in quanto la chiesetta sarą costruita su territorio di detto comune, e dall'Arciprete pure di Nago, don Silvio Lorenzi, il quale darą il suo benestare presso l'Ordinariato Arcivescovile di Trento.

Nell'agosto del 1962 la S.A.T. ha gią raccolto molte offerte da parte di privati cittadini che si sentono coinvolti nell'impresa, come pure da parte di Enti ed Amministrazioni e Societą.

Il primo ad elargire il suo contributo risulterą il Commissario del Governo con £. 20.000, quindi la Regione Trentino Alto Adige con £. 20.000, l'Amministratore Delegato dello Stabilimento Montecatini di Mori con £. 20.000, la Cassa Rurale di Mori con £. 50.000, il Comitato della Cronoscalata Mori-Ronzo £. 5.000, lo stabilimento S.C.A.C, di Mori Ferrovia £. 5.000, il Circolo E.N.A.L. "Tre Pini" di Mori Ferrovia £. 3.000.

Il 10 agosto 1961 hanno inizio i lavori che si protrarranno per tutto l'autunno con il contributo volontario di molti soci i quali hanno dato la loro opera. I lavori riprenderanno nel maggio dell'anno successivo fino alla fine di agosto. Tutte le domeniche dell'estate 1962 sono state dedicate alla nuova costruzione.

Il 9 settembre, in occasione del 90° anniversario della fondazione della S.A.T., la chiesetta verrą inaugurata alla presenza di molte persone arrivate fin lą per il raduno e per essere presenti alla cerimonia. Dai verbali della Sezione possiamo riportare quanto scritto: "Prima della S. Messa il decano di Mori, don Natale Pettena, ha proceduto alla benedizione della chiesetta dedicata a Maria Assunta, di cui era molto devoto il compianto mons. Cesare Viesi.

Erano presenti, oltre a tutta la Direzione della S.A.T. di Mori con il Presidente Mariano Grigolli, i seguenti signori: il Senatore Giovanni Spagnoli, Consigliere del C.A.L, l'avv. Giuseppe Stefenelli, Presidente Centrale della S.A.T., Giovanni Viesi di 86 anni, fratello di mons. Viesi, il Presidente della SAT di Malč, con vessillo e corona di alloro in ricordo del fecondo apostolato esercitato in quella zona da mons. Viesi nei primi anni di sacerdozio, le Sezioni S.A.T. di Arco, Riva, Nago, Torbole, Mezzolombardo, Rovereto, il capitano Gaspare Bonsignore di Sciacca (AG), che dopo 44 anni ha voluto rivedere la zona che fu con lui testimone di sanguinosi combattimenti nel lontano 1918, quindi il Sindaco di Mori prof. Luigi Giuliani, il Sindaco di Nago-Torbole Stefenelli, l'Assessore Setti in rappresentanza del Sindaco di Rovereto, il cav. Bruno Venturelli in rappresentanza del Direttore dello Stabilimento della Montecatini di Mori cav. uff. ing. Zorzenoni, l'avv. Nones di Mori, la baronessa Annamaria Salvotti di Mori, il comm. Gian Filippi di Torbole, il cav. Nello Grigolli presidente A.N.A. di Mori, il dottor Amedeo Bettini e dottor Nino Maistri di Mori, il cav. Italo Bertolini sindaco di Isera, il vicesindaco di Brentonico sig. Mozzi, il dott. Guido Marini di Trento, il capitano dei C.C. di Rovereto sig. Tomaselli, il coadiutore del decano di Mori don Pierino Dalponte, il parroco di Valle San Felice don Silvio Bernard, il presidente del Circolo A.C.L.I. di Mori sig. Stefano Tranquillini, il maestro Augusto Montibeller in rappresentanza della Direzione Didattica di Mori, il parroco di Castione, paese natale di Mons. Cesare Viesi, con molti parrocchiani.

Al Vangelo, don Natale Pettena ha rivolto alla numerosa folla un elevato discorso nel quale ha tratteggiato la luminosa figura del suo predecessore. Dopo la celebrazione del Divino Sacrificio il Presidente della S.A.T. di Mori, Mariano Grigolli, visibilmente commosso, ringraziava le autoritą e tutti i presenti per l'apporto materiale e morale dato alla realizzazione dell'opera.

Successivamente prendeva la parola il sen. Spagnoli!, il quale, dopo un saluto introduttivo ed un augurio porto a nome del Presidente del C.A.I. Bertinelli e di tutto il Consiglio, ha detto: "Siamo saliti quassł per partecipare alla cerimonia di apertura della chiesetta che la Sezione S.A.T. e la popolazione di Mori hanno voluto erigere per testimoniare visibilmente la propria fede e per tributare imperitura riconoscenza ad un sacerdote e ad un socio la cui opera di bene e di apostolato, silenziosa al pari di que-ste contrade ma altrettanto elevata per virtł, č da tutti noi conosciuta e rimpianta".

Il Sindaco di Mori prof. Luigi Giuliani, dopo essersi congratulato con la dinamica Sezione S.A.T. di Mori, ha dichiarato che il saluto della folla a Mons. Cesare Viesi č il pił gradito in quanto sincera espressione e dono dello spirito non ad un morto ma ad un vivo che brilla ancora negli animi dei censiti della borgata e di quanti lo conobbero.

 

Testo e Foto (bianco-nero) e testi sono stati estrapolati da "Storia di un sodalizio - S.A.T. MORI - 50°"

Foto invernale č stata offerta da PIERO GAZZINI  e COSTANZA MOZZI di Brentonico