Il
28 giugno 1961 moriva,
dopo breve malattia, mons. Cesare Vie si, decano a Mori da 37 anni.
La notizia colpiva una borgata vivace e laboriosa, in pieno sviluppo
economico; il lutto della comunitą moriana coglieva di sorpresa
anche molta parte della diocesi. Era morto, sulla breccia, un
sacerdote straordinario. Le esequie, celebrate in forma solenne, con
la partecipazione di centinaia di persone di Mori e del decanato ma
anche di altre borgate e di Trento, resteranno come uno dei fatti
pił dolorosi per una comunitą.
Il "Bollettino
parrocchiale", da sempre fedele messaggero dell'amato decano,
uscirą in edizione straordinaria listato a lutto.
Qualche giorno dopo le
esequie la Direziono della S.A.T. di Mori, di cui mons. Viesi era
socio, all'unanimitą decideva di erigere sul Monte Altissimo una
cappella e di dedicarla a lui, grande appassionato della montagna e
del Monte Altissimo in particolare. Il geom. Franco Trimelloni si
incaricava di redigere il progetto, mentre avevano inizio le
pratiche burocratiche per ottenere le dovute autorizzazioni: dal
Comune di Nago-Torbole, in quanto la chiesetta sarą costruita su
territorio di detto comune, e dall'Arciprete pure di Nago, don
Silvio Lorenzi, il quale darą il suo benestare presso l'Ordinariato
Arcivescovile di Trento.
Nell'agosto del 1962 la
S.A.T. ha gią raccolto molte offerte da parte di privati cittadini
che si sentono coinvolti nell'impresa, come pure da parte di Enti ed
Amministrazioni e Societą.
Il primo ad elargire il
suo contributo risulterą il Commissario del Governo con £. 20.000,
quindi la Regione Trentino Alto Adige con £. 20.000,
l'Amministratore Delegato dello Stabilimento Montecatini di Mori con
£. 20.000, la Cassa Rurale di Mori con £. 50.000, il Comitato
della Cronoscalata Mori-Ronzo £. 5.000, lo stabilimento S.C.A.C, di
Mori Ferrovia £. 5.000, il Circolo E.N.A.L. "Tre Pini" di
Mori Ferrovia £. 3.000.
Il 10 agosto 1961 hanno
inizio i lavori che si protrarranno per tutto l'autunno con il
contributo volontario di molti soci i quali hanno dato la loro
opera. I lavori riprenderanno nel maggio dell'anno successivo fino
alla fine di agosto. Tutte le domeniche dell'estate 1962 sono state
dedicate alla nuova costruzione.
Il 9 settembre, in
occasione del 90° anniversario della fondazione della S.A.T., la
chiesetta verrą inaugurata alla presenza di molte persone arrivate
fin lą per il raduno e per essere presenti alla cerimonia. Dai
verbali della Sezione possiamo riportare quanto scritto: "Prima
della S. Messa il decano di Mori, don Natale Pettena, ha proceduto
alla benedizione della chiesetta dedicata a Maria Assunta, di cui
era molto devoto il compianto mons. Cesare Viesi.
Erano presenti, oltre a tutta la Direzione della S.A.T. di Mori con il Presidente
Mariano Grigolli, i seguenti signori: il Senatore Giovanni
Spagnoli, Consigliere
del C.A.L, l'avv. Giuseppe Stefenelli, Presidente Centrale della
S.A.T., Giovanni Viesi di 86 anni, fratello di mons. Viesi, il Presidente della SAT di Malč,
con vessillo e corona di alloro in ricordo del fecondo apostolato esercitato in quella
zona da mons. Viesi nei primi anni di sacerdozio, le Sezioni S.A.T.
di Arco, Riva, Nago, Torbole, Mezzolombardo, Rovereto, il capitano
Gaspare Bonsignore di Sciacca (AG), che dopo 44 anni ha voluto rivedere la zona che fu con
lui testimone di sanguinosi combattimenti nel lontano
1918, quindi il Sindaco di Mori prof. Luigi Giuliani, il Sindaco di
Nago-Torbole Stefenelli, l'Assessore Setti in rappresentanza del Sindaco di Rovereto, il cav.
Bruno Venturelli
in rappresentanza del Direttore dello Stabilimento della Montecatini
di Mori cav. uff. ing. Zorzenoni, l'avv. Nones di Mori, la baronessa Annamaria
Salvotti di Mori, il comm. Gian Filippi di Torbole, il cav. Nello
Grigolli presidente A.N.A. di Mori, il dottor Amedeo Bettini e dottor
Nino Maistri di Mori, il cav. Italo Bertolini sindaco di Isera,
il vicesindaco di Brentonico sig. Mozzi, il dott. Guido
Marini di Trento, il capitano dei C.C. di Rovereto sig.
Tomaselli, il coadiutore del decano di Mori don Pierino Dalponte, il
parroco di Valle San Felice don Silvio Bernard, il presidente del
Circolo A.C.L.I. di Mori sig. Stefano Tranquillini, il maestro Augusto Montibeller in rappresentanza della
Direzione Didattica di Mori, il parroco di Castione, paese natale di
Mons. Cesare Viesi, con molti parrocchiani.
Al Vangelo, don Natale
Pettena ha rivolto alla numerosa folla un elevato discorso nel quale
ha tratteggiato la luminosa figura del suo predecessore. Dopo la
celebrazione del Divino Sacrificio il Presidente della S.A.T. di
Mori, Mariano Grigolli, visibilmente commosso, ringraziava le
autoritą e tutti i presenti per l'apporto materiale e morale dato
alla realizzazione dell'opera.
Successivamente prendeva
la parola il sen. Spagnoli!, il quale, dopo un saluto introduttivo
ed un augurio porto a nome del Presidente del C.A.I. Bertinelli e di
tutto il Consiglio, ha detto: "Siamo saliti quassł per
partecipare alla cerimonia di apertura della chiesetta che la
Sezione S.A.T. e la popolazione di Mori hanno voluto erigere per
testimoniare visibilmente la propria fede e per tributare imperitura
riconoscenza ad un sacerdote e ad un socio la cui opera di bene e di
apostolato, silenziosa al pari di que-ste contrade ma altrettanto
elevata per virtł, č da tutti noi conosciuta e rimpianta".
Il Sindaco di Mori prof.
Luigi Giuliani, dopo essersi congratulato con la dinamica Sezione
S.A.T. di Mori, ha dichiarato che il saluto della folla a Mons.
Cesare Viesi č il pił gradito in quanto sincera espressione e dono
dello spirito non ad un morto ma ad un vivo che brilla ancora negli
animi dei censiti della borgata e di quanti lo conobbero.
Testo
e Foto (bianco-nero) e testi sono stati estrapolati da "Storia
di un sodalizio - S.A.T. MORI - 50°"
Foto
invernale č stata offerta da PIERO GAZZINI e COSTANZA MOZZI
di Brentonico
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